Marco Martinelli intervista Andrea Bonifazi nella wunderkammer dello scienziato
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Andrea Bonifazi: il Canale di Suez? Una follia

Marco Martinelli incontra Andrea Bonifazi per “Scienziati (e) Pazzi, il podcast scientifico di Earth Day Italia

Sete di conoscenza, pazzia, genio, follia, creatività. Che cosa muove una scienziata o uno scienziato a intraprendere il suo percorso? La società sta seguendo le indicazioni della comunità scientifica? Come contrastare fake news e antiscienza dilagante? Tutto questo è Scienziati (e) Pazzi, un podcast di Earth Day Italia*.

In questo episodio Marco Martinelli incontra Andrea Bonifazi: ecologo e divulgatore. Ideatore e gestore della pagina “Scienze Naturali” su Facebook e Instagram Utilizza i social per sfatare i falsi miti e le fake news che nascono e prosperano in rete. Bonifazi è anche l’autore  di “Ventimila (o quasi) specie sotto il mare“, volume edito da Sperling&Kupfer, che racconta le meraviglie poco conosciute, più o meno facilmente osservabili sulle spiagge e sotto il pelo dell’acqua nel nostro Mediterraneo. L’intervista è stata registrata nella sua casa romana, e più in particolare nella sua wunderkammer, una camera delle meraviglie di gusto ottocentesco che raccoglie i cimeli della  sua passione per la natura.

Per la rubrica “l’aNERDoto“, Bonifazi racconta che, come per molti scienziati della sua generazione, tutto è nato con Jurassic Park, il colossal cinematografico del 1993 che ha acceso l’interesse di tanti bambini e ragazzi sul mondo delle scienze naturali.

Per la rubrica delle Fake News, l’ecologo ci parla di un suo cavallo di battaglia: la presunta pericolosità del ragno violino. Notizia riproposta periodicamente da media e social in toni allarmistici, per ottenere visualizzazioni su articoli e post spesso corredati da informazioni e immagini sbagliate o deliberatamente false.

Nella rubrica de “La Pazzia“, Bonifazi ci riporta nel XIX secolo, quando l’ingegno dell’Uomo ha permesso di aprire nel deserto il Canale di Suez: un progresso enorme per i commerci e i trasporti marittimi, ma anche un evento negavo per gli equilibri naturali. Da quel momento in poi, infatti, le acque del Mediterraneo e del Mar Rosso, separati da millenni dal continente Africano, sono entrate in diretto contatto, con la conseguenza che innumerevoli specie animali e vegetali hanno iniziato a trasferirsi nel bacino mediterraneo, minacciando le specie marine locali.

 

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