Papa Leone: preghiamo per chi non riconosce l’urgenza di curare la casa comune
È stata celebrata in forma privata questa mattina nel Borgo Laudato Si’ a Castel Gandolfo la prima Messa per la Custodia della Creazione.
A presiedere Papa Leone XIV che per l’occasione ha seguito un nuovo formulario, da lui approvato lo scorso 8 giugno e reso noto il 3 luglio tramite un decreto (Missa pro custodia creationis ) del Dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti.
A dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, Leone XIV inserisce dunque un nuovo formulario, dedicato alla Creazione, tra le Messe pro variis necessitatibus vel ad diversa (“per diverse esigenze e occasioni”). Un segnale di grande continuità con il pontificato di Bergoglio per quanto riguarda le questioni ambientali.
Durante l’omelia, Papa Prevost ha invitato a “pregare per la conversione di tante persone, dentro e fuori della Chiesa, che ancora non riconoscono l’urgenza di curare la casa comune.”
“Viviamo – ha ricordato il Papa – “in un mondo che brucia, sia per il surriscaldamento terrestre sia per i conflitti armati. Però nel cuore dell’anno del Giubileo noi confessiamo e possiamo dirlo più volte: c’è speranza! L’abbiamo incontrata in Gesù. Egli ancora calma la tempesta. Il suo potere non sconvolge, ma crea; non distrugge, ma fa essere, dando nuova vita”.
Leone XIV ha infine ttenuto a ricordare “la nostra missione di custodire il creato, di portarvi pace e riconciliazione, è la sua stessa missione: la missione che il Signore ci ha affidato. Noi ascoltiamo il grido della terra, noi ascoltiamo il grido dei poveri, perché questo grido è giunto al cuore di Dio. La nostra indignazione è la sua indignazione, il nostro lavoro è il suo lavoro.”