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Roma: adozioni dai canili pubblici contro randagismo e abbandono

La situazione dei cani abbandonati e il sistema di canili pubblici che promuovono le adozioni, nella nuova puntata di Ecosistema; che questa settimana ha ospitato Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale.

Nel 2005 la legge italiana istituì l’obbligo per i proprietari di applicare un microchip ai cani. Contemporaneamente fu istituita, presso il Ministero della Salute, l‘Anagrafe Animali d’Affezione che registra appunto la popolazione nazionale di animali domestici. La misura serve sia a tenere statistiche veritiere di questi “italiani non umani”, sia a favorire la restituzione degli animali perduti dai padroni, sia a scoraggiare il triste fenomeno dell’abbandono. Ricordiamo che abbandonare o maltrattare gli animali, d’affezione e non solo, è un reato penale per la legge italiana; e che  non solo recentemente sono state aumentate le pene per chi abbandona gli animali nei pressi delle strade, ma in caso di incidente le pene sono equiparate al reato di omicidio o lesioni stradali.

Secondo le stime dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezioni Animali) in Italia nel 2024 erano iscritti all’anagrafe 15,6 milioni di animali: 14,2 milioni di cani, 1,3 milioni di gatti, e quasi 3 mila furetti. Bisogna però ricordare che solo per i cani vige l’obbligo del microchip: per i gatti e gli altri animali da compagnia è solo suggerito.

Secondo i dati più aggiornati sul fenomeno del randagismo forniti dal Ministero della Salute annualmente nei canili italiani entrano 60-70 mila cani. Poco meno di un terzo, 20 mila circa, vengono restituiti ai proprietari, rintracciati tramite i microchip. Altri 30 mila circa vengo adottati da altre persone. Restano purtroppo 15-20 mila cani che non trovano famiglia e sono ospitati a lungo termine nei canili rifugio. 

Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma

C’è poi il fenomeno dei reati contro gli animali, che vanno dall’omessa o illecita custodia, ai maltrattamenti; dal traffico illegale alle torture e alle uccisioni. Secondo i dati dei Carabinieri, l’anno scorso sono stati perseguiti quasi 4000 reati contro gli animali: per un quarto maltrattamenti; un altro quarto omessa custodia; e purtroppo oltre 900 uccisioni. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha reso noto che, in base alle denunce raccolte da loro, le specie più colpite sono i cani (45%) i gatti (20%) e gli ovini (14%).

Per combattere il randagismo e l’abbandono la soluzione più efficace ed umana è l’adozione. Come dice la campagna adozioni i Roma Capitale: “Adottare è un gesto d’amore… un atto di civiltà e profonda responsabilità.”  Nei giorni scorsi abbiamo seguito l’iniziativa “Il canile va in città”. I volontari e il personale dei canili comunali di Roma, insieme a diverse associazioni animaliste e ambientaliste, hanno portato a Villa Carpegna una ventina di cani, ospiti dei canili per mostrarli ai cittadini, raccontare le loro storie, e darli in adozione a nuove famiglie. “Il canile va in città” è un’evento periodico organizzato dall’Ufficio della Garante per la tutela e il benessere degli animali per presentare alla cittadinanza la realtà dei canili e l’impegno degli operatori, e soprattutto per sensibilizzare sul tema decisivo delle adozioni, contro la mercificazione e per la salvaguardia degli animali da compagnia.

Ne abbiamo parlato in “Ecosistema”, la rubrica radiofonica settimanale di Earth Day Italia trasmessa da Radio Vaticana, con l’ospite Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale. Di seguito il podcast della trasmissione.

Come ricordato durante la trasmissione, il Comune di Roma ha anche istituito una voucher di 500 euro, a disposizione di chi ha adottato o adotterà un cane o un gatto dalle strutture pubbliche. Il voucher, riservato a famiglie con Isee inferiore a 20 mila euro, potrà essere speso per cibo, integratori e accessori, e dovrà essere richiesto entro il prossimo 13 novembre per via telematica. Le informazioni sono sul sito udacomuneroma.it e la procedura si avvia dal sito del Comune di Roma.

 

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