La Costituzione e il Codice Penale tutelano gli animali con norme sempre più stringenti. Ma nella vita reale non tutti gli esseri viventi hanno pari diritti, trattamento e libertà: dagli animali da lavoro, a quelli per la sperimentazione, da quelli d’affezione che vivono in famiglia a quelli selvatici, liberi in natura. Ecosistema ospita Giada Bernardi, l’Avvocato degli Animali per approfondire il tema dello status giuridico degli esseri non umani.
Quanti sono gli “italiani con la coda”? Ovvero: quanti animali, non umani, vivono nel nostro paese?
Se ci limitiamo a quelli d’affezione, ospitati nella metà delle nostre case, le stime parlano di 65 milioni… più o meno quanti gli umani! In realtà quasi la metà sono pesci, che vivono in un milione e mezzo di acquari domestici. Gli italiani sono la seconda nazione con più animali domestici in Europa, dopo l’Ungheria. Pesci a parte nelle case abitano 13 milioni di uccelli, 7.5 milioni di gatti, 7 milioni di cani, altri 3 milioni circa tra conigli, rettili, criceti e altri piccoli mammiferi.
A questi occorre aggiungere gli animali da lavoro (come asini, cavalli, cani guida) e soprattutto quelli da “reddito” o da allevamento, che fanno salire di molto il totale degli “addomesticati”: 500 milioni di polli, 71 milioni di galline ovaiole, 11 milioni di suini e 5 milioni di bovini. Da non dimenticare anche i 700 mila cani vaganti o randagi, e gli oltre 600 mila animali utilizzati per la sperimentazione scientifica.
Se poi consideriamo anche gli animali selvatici che vivono liberi in natura il conto si può fare solo per specie: sono 58 mila quelle italiane, compresi insetti, anfibi e pesci. Per questi animali i numeri reali sono quasi impossibili da conoscere ma si possono fare delle stime delle popolazioni, soprattutto dei mammiferi più grandi: ad esempio, dal monitoraggio nazionale di qualche anno fa si sa che in Italia vivono circa 3500 lupi; mentre gli orsi sono circa 100 sulle alpi e 60 sugli appennini.
Ovviamente tutti questi animali sono diversamente considerati, gestiti, e tutelati. Basti pensare che gli italiani spendono 5 miliardi all’anno per la cura dei loro animali d’affezione.
Due pietre miliari del nostro rapporto con gli animali sono state fissate di recente. Nel 2022, la modifica dell’articolo 9 della Costituzione che ha stabilito tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, ha anche fatto comparire per la prima volta sulla carta costituzionale la parola “animali”. L’articolo infatti termina con la frase: “La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. L’estate scorsa poi è stato modificata la parte del Codice Penale sui “Delitti contro gli animali”: sono state inasprite le pene, introdotti reati come la diffusione via social di maltrattamenti, vietate pratiche come il tenere cani e gatti alla catena e, secondo molti, si è fatto un passo per riconoscere gli animali come esseri senzienti e soggetti diretti del diritto.
Chi o che cosa sono oggi gli animali dal punto di vista giuridico? Questa settimana ne abbiamo parlato in “Ecosistema”, la rubrica radiofonica settimanale di Earth Day Italia trasmessa da Radio Vaticana Italia, con Giada Bernardi, “L’avvocato degli animali” (come recita il titolo del suo ultimo libro) fondatore dello studio legale GiustiziAnimale. Di seguito il podcast della trasmissione.
