Q-Hack, UNICEF, Call4Earth, hackathon
Educazione

Call4Earth: gli studenti progettano il risanamento dei territori

50 studenti italiani riuniti in un hackathon promosso da UNICEF ed Earth Day Italia, hanno prodotto sei progetti di riduzione dell’inquinamento da proporre alle amministrazioni locali e alla COP27.

Sabato e domenica scorsi, studenti di diverse regioni italiane hanno partecipato a “Q-Hack4.0 Call4Earth – Youth Hackathon for COP27, hackathon di progettazione ambientale organizzato da UNICEF, IAIA Italia, ed Earth Day Italia.

La premessa all’iniziativa è l’attuale crisi climatica, che si riflette sempre più in una crisi dei diritti dei bambini e dei giovani. Secondo l’UNICEF il 99% della popolazione infantile mondiale è già stato esposto ad almeno uno shock climatico o ambientale e circa un miliardo di bambini (quasi la metà dei bambini del mondo) vive in uno dei 33 paesi classificati come “a rischio estremamente elevato” per le conseguenze dei cambiamenti climatici. Ai giovani studenti che hanno partecipato all’hackathon è stato chiesto, nelle due giornate, di concludere un percorso di progettazione partecipata e cittadinanza attiva. Al termine i ragazzi hanno elaborato diverse soluzioni da proporre ad alcune comunità locali, individuate tra le più esposte agli inquinanti dell’aria, con l’obiettivo di ridurre il carico di inquinanti e rendere i territori più sani e resilienti.

Gli studenti – tra cui diversi iscritti al Liceo Classico Augusto di Roma e all’Istituto Professionale Mandralisca di Cefalù – sono stati suddivisi in sei gruppi di lavoro che, a fine lavori, hanno presentato altrettante soluzioni per combattere la crisi ambientale. Durante la fase progettuale i ragazzi sono stati assistiti dai tutor volontari di YOUNICEF, con la supervisione tecnica di International Association for Impact Assessment – IAIA Italia, e la supervisione di esperti di Earth Day Italia, tra cui: Giuseppe Milano, urbanista, giornalista e segretario generale di Green Accord; Valentina Falcioni, esperta di scienze forestali, membro della Commissione internazionale di Ecologia del Movimento dei Focolari; e Marco Miggiano, educatore ambientale della Fondazione Mario Diana.

Il supporto informatico per l’acquisizione dei dati e l’analisi delle criticità è stato fornito da IAIA Italia, che ha sviluppato e messo a disposizione di istituzioni e organizzazioni la piattaforma Q-Cumber per la misurazione e valutazione degli impatti ambientali. La piattaforma impiega dati e strumenti basati sull’intelligenza artificiale e una metodologia operativa di supporto alle decisioni grazie alla quale i giovani possono partecipare in modo attivo e informato alla governance territoriale.

Il gruppo di coordinamento dell’hackathon: Unicef, IAIA Italia, Earth Day Italia e i volontari di Younicef.

In particolare i progetti finali hanno riguardato: l’accelerazione della transizione energetica in Umbria a partire dall’istallazione di impianti geotermici; il risanamento della costa di Palermo e Cefalù, sfruttando i rifiuti per la produzione di biogas ; la creazione di una comunità energetica a Palermo, grazie ad installazioni fotovoltaiche e tetti verdi; lo sviluppo di sistemi di mobilità alternativa con la realizzazione di un’idrovie nella città di Mantova; il potenziamento della micro mobilità elettrica nello stesso capoluogo lombardo; un’attività di gestione e monitoraggio per ridurre le emissioni di gas metano degli allevamenti intensivi nel territorio di Perugia;.

L’intero progetto, e le idee più interessanti elaborate dai giovani, saranno oggetto di una pubblicazione curata da Earth Day Italia che UNICEF porterà all’attenzione dei delegati alla COP27, la Conferenza sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite, in programma a Sharm El-Sheikh in Egitto dal 6 al 18 novembre (qui la pubblicazione in versione inglese). Inoltre, le proposte elaborate dai ragazzi concorreranno ad una speciale edizione della Call4Earth che Earth Day Italia ha lanciato in partnership con il periodico Donna Moderna. Tra le sei proposte, a cui si aggiungono altre arrivate da singoli studenti e giovani startupper,  sarà scelta e premiata quella che avrà saputo unire innovazione, creatività e sostenibilità.

All’Hackathon, moderato da Chiara Ricci, responsabile dell’Ufficio Sostenibilità e Climate Change dell’UNICEF Italia, sono intervenuti: la presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace, il presidente di IAIA Italia Giuseppe Magro, il presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi, il direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera e l’ambientalista, docente e ricercatore Walter Ganapini. Rosy Battaglia, giornalista esperta di territori vulnerabili all’inquinamento, e ideatrice del progetto di informazione civica Cittadini Reattivi, ha chiuso i lavori dell’hackathon commentando i progetti e indirizzando ai giovani consigli utili per il proseguimento di queste attività.

L’iniziativa dell’hackathon si inserisce in due campagne dei partner organizzatori. UNICEF Italia ha lanciato la campagna “Cambiamo Aria: la crisi climatica è una crisi dei diritti delle bambine e dei bambini”, che mira a sensibilizzare bambini, giovani e famiglie sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale: cliccando questo link è possibile partecipare a un breve quiz sulle proprie abitudini di consumo e reperire informazioni utili per un eventuale miglioramento. Earth Day Italia ha promosso l’iniziativa “Call4Earth – Produci il cambiamento”, che stimola i giovani ad essere protagonisti nella lotta al cambiamento climatico, presentando idee e progetti in grado di contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

 

 

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