Un convegno a Roma propone soluzioni locali al problema della transizione energetica verso fonti rinnovabili: generazione, distribuzione e utilizzo su scala comunale e regionale.
Lunedì 21 giugno la Camera di Commercio di Roma ha organizzato un incontro sul tema delle comunità energetiche alla Sala del Tempio di Adriano. La condivisione di energia da fonti rinnovabili su scala locale è una delle soluzioni indicate tra le più efficaci e auspicate per quella transizione ecologica che l’Agenda 2030 dell’ONU ha reso indispensabile per il futuro sostenibile del pianeta. Il settimo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite recita infatti: “Garantire per tutti l’accesso a un’energia economica, affidabile, sostenibile e moderna”. Purtroppo le previsioni a 9 anni dalla scadenza dell’Agenda sono che almeno 660 milioni di persone non avranno questo servizio di base garantito dalle infrastrutture del proprio paese. Le comunità energetiche potrebbero essere una risposta a questi ritardi: la generazione di energia da fonti pulite e rinnovabili (solare, eolico, geotermico, idroelettrico) con impianti relativamente piccoli e adattabili a territori remoti può assicurare energia a abitazioni e imprese locali non raggiunte dalle grandi infrastrutture di distribuzione nazionali o sovranazionali.
L’argomento non riguarda però soltanto villaggi lontani dalle grandi arterie, isole lontano dalle coste o singoli paesi in via di sviluppo: come la pandemia del Covid19 per altri versi ha rivelato, l’autonomia delle comunità locali ( in questo caso per la produzione e l’utilizzo di energia) può essere indispensabile in casi di emergenza, blocco dei trasporti e di lockdown. La questione è di grande interesse dunque anche per i Comuni e gli altri enti territoriali. Durante l’incontro è stato presentato un e-book dal titolo “Energia in Comune”, curato da Federconsumatori Lazio e Forum Terzo Settore. Contestualmente è stato presentato “Comuné – L’energia comune dei comuni”, il primo progetto di grande comunità energetica a livello regionale proposto da Federconsumatori Lazio. “Quello che vogliamo fare è semplice – ha dichiarato Stefano Monticelli, presidente di Federconsumatori Lazio – fornire ai cittadini la consapevolezza, le informazioni, le opportunità per costruire una comunità energetica e con questo diventare parte attiva di una trasformazione che porterà il Paese, e quindi il Mondo, a essere meno inquinato e meno disattento allo spreco. Questa trasformazione avverrà e non potrà che avvenire partendo dal basso e dalla comunità, dove gli effetti del cambiamento si vedono prima e non restano vaghi astrattismi, quelli positivi per la loro positività e quelli negativi per la loro negatività. Politica e Istituzioni hanno il compito di fare il primo passo verso questo nuovo modello”. Sull’importanza del ruolo degli enti sociali, delle comunità solidali e delle associazioni civiche, valgono le parole di Francesca Danese, portavoce del forum Terzo Settore Lazio: “Come più volte sostenuto le comunità energetiche possono ricevere il giusto slancio se costruite in sinergia con il Terzo Settore, nel pieno spirito dei principi di co-programmazione e co-progettazione stabiliti dal Codice del Terzo Settore”.
All’evento, moderato dal Giornalista di Report Michele Buono e trasmesso in diretta dalle 9 alle 13 sul canale Youtube di Federconsumatori Lazio sono intervenuti Pietro Abate segretario generale CCIAA Roma, Roberta Lombardi assessore alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Paolo Orneli assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani assessore all’Urbanistica della Regione Lazio e segretario generale CCIAA di Roma, Michele Azzola segretario generale CGIL di Roma e Lazio, Francesca Danese portavoce del Forum Terzo Settore Lazio, Manuel Ignacio Feliu Rey professore di Diritto Civile dell’Università Carlo III di Madrid, Francesco Lembo managing director di ACR +. Di seguito il momento dell’intervento di Pierluigi Sassi presidente di Earth Day Italia.