Il Mulino ad Arte - Foto di scena di Nicola Dodi
Interviste

Il teatro a pedali

L’arte che incontra l’ambiente. Un palcoscenico speciale dove attori e spettatori collaborano per spettacoli sostenibili a zero impatto energetico. Intervista a Daniele Ronco, fondatore e direttore de Il Mulino ad Arte.

Daniele chi sei?” Così inizia la mia chiacchierata informale con Daniele Ronco,
Che domandona – risponde Ronco – Sono una persona… curiosa, sì direi proprio curiosa, che viene dalla terra ed è tornato alla terra”

Ronco nel 2012 ha fondato con Jacopo Trebbi e Costanza Frola “Mulino ad Arte”, una compagnia teatrale che da anni lavora per trasformare i sogni in progetti “per e con il pubblico”. In quel di Piossasco, in provincia di Torino, hanno preso un vecchio mulino dell’800 e lo hanno trasformato in “Eco Teatro”: 220 posti al chiuso e 400 nell’arena antistante.

Il Mulino negli anni è stato animato da molti artisti: Riccardo Bellandi, Daniele Salvo, Raffaele Latagliata, Marco Lorenzi, Marco Cavicchioli, Elena Aimone, Tullio Solenghi, Ugo Dighero, Pierpaolo Congiu, Lia Tomatis.“Amiamo il nostro pianeta – continua Ronco – e vogliamo riflettere attraverso il teatro, sulle grandi sfide del presente. Secondo la nostra etica, vivere in armonia con la casa che ci ospita viene prima di tutto, perché senza questa armonia nulla potrà più esistere. Vogliamo rendere questo tema ‘popolare’, nella sua accezione più nobile, e sfatare il mito per cui il green non fa ‘show’; e conquistare nuove fasce di pubblico, soprattutto i più scettici nei confronti di questo argomento.”

Ma non si tratta di aiutare la Terra soltanto a parole. Nel format “Teatro a Pedali”, il pubblico del Mulino è protagonista di un’esperienza divertente e green, in cui lo spettacolo dal vivo è ad impatto zero: il palcoscenico infatti viene alimentato con un sistema di co-generazione elettrica, azionato da una serie di biciclette collegate a un impianto di accumulo. Gli spettatori partecipanti, pedalando durante lo spettacolo, contribuiscono alla sostenibilità dell’evento… e anche al proprio benessere fisico. Bella idea, vero?

Il Mulino ad Arte ha anche un suo canale digitale che ospita alcuni programmi. Ad esempio “Planet Expert”, ideato per riflettere su come la cultura possa incontrare la scienza e contribuire al cambiamento a cui la nostra specie è chiamata nel più breve tempo possibile. Il format è ambientato nel foyer del teatro, dove Daniele Ronco, pedalando da una postazione speciale, dialoga con esperti in diversi ambiti del mondo green. La pedalata alimenta la strumentazione audio-video. Altro format è “GREEN chiesta”: un set televisivo alimentato dalla pedalata del pubblico, dove un vip viene sottoposto ad un “processo green”. Durante l’intervista l’ospite risponde ad una serie di domande volte ad esaminare le sue abitudini di vita quotidiana, a partire dall’utilizzo dell’acqua, l’alimentazione, il consumo di combustibili fossili. Anche gli elementi scenografici sono realizzati con materiali di recupero e completamente eco-compatibili.

Certo l’impresa non è facile. La realtà del teatro in Italia è complessa e povera di fondi; e lavorare con progetti teatrali sostenibili rende il tutto ancora più complicato, da veri visionari. Comunque Daniele non si sente un intellettuale, ma un operaio del teatro: ama le relazioni, leggere nelle persone e leggere il luogo, nel suo essere stato e nel suo divenire. “Da quando abbiamo sposato la causa green – ci ha detto – nei nostri spettacoli si parla di sostenibilità, cercando di parlarne il meno possibile: attraverso la presentazione di personaggi antitetici che la incarnano o la ripudiano. Lo stile con cui scriviamo i testi spesso si avvale di un approccio distopico e surreale, senza mai però perdere il contatto con la realtà.

Insomma Il Mulino ad Arte è un luogo accattivante, speciale che speriamo possa dare vita ad altri teatri con la stessa modalità, di ingegno e creatività. In fondo Madre Natura è ricca di spunti ed ispirazioni; varia e non è mai uguale… se la seguissimo di più?

 

 

 

 

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