Per il decimo anniversario della legge n. 68, Legambiente e Libera firmano un bilancio sugli illeciti ambientali avvenuti dal 2015 al 2024.
La legge 68 del maggio 2015 compie 10 anni. Questa legge ha introdotto i crimini contro l’ambiente all’interno del Codice Penale e riformato il sistema sanzionatorio degli illeciti amministrativi e penali previsti nel Testo unico ambientale.
Un anniversario di lotta contro quei crimini che danneggiano gli ecosistemi, la salute pubblica e il patrimonio naturale. È stato istituito quindi un quadro normativo più preciso e rigido, con l’obiettivo di prevenire e reprimere attività divenute con gli anni molto più impattanti, ad esempio il traffico illecito di rifiuti e la distruzione di ecosistemi per attività edilizia.
Legambiente e Libera hanno fatto un rapporto dei primi dieci anni di vita della legge. Tra il 2015 e il 2024 in Italia ci sono stati 6.979 reati ambientali accertati, uno ogni tre controlli effettuati. I sequestri conseguenti hanno avuto un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Oltre il 40% dei reati si è concentrato su quattro regioni: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Questi territori purtroppo soffrono ancora tanto i danni prodotti dalla criminalità organizzata, qui storicamente radicata. Una realtà conosciuta come ecomafia.
Tra i reati specifici, quello più constatato e che prima della legge 68 non era riconosciuto nel nostro ordinamento è quello di inquinamento ambientale, con oltre 5.500 controlli effettuati, 1.426 reati, 2.678 denunce e 626 sequestri, per un valore totale di 380 milioni di euro. Segue attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, con 964 reati accertati, 2.711 persone denunciate, 305 arresti e 475 sequestri, per un totale di 168 milioni di euro. Al terzo posto per numero di accertamenti è il reato di disastro ambientale, verificato 228 volte, con 737 denunce e 180 sequestri con un valore di 85 milioni di euro. In questi anni le persone denunciate sono state 12.510 e 556 quelle arrestate.
La Campania è la regione italiana dove la legge 68 viene più applicata. Qui in 10 anni sono stati contestati 1.440 reati, con oltre 4.000 controlli e 382 sequestri per un totale di 209 milioni di euro. Al secondo posto c’è la Sardegna, con 726 reati e 1.627 persone denunciate (record italiano). La Sicilia invece è la prima regione per valore economico di sequestri effettuati, con oltre 430 milioni di euro.
In occasione dei 10 anni dall’introduzione della legge, il 16 e 17 maggio a Roma si svolgerà la Conferenza nazionale “ControEcomafie” presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Roma Tre, organizzata da Libera e Legambiente, in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’associazione “Casa Comune”. Qui, alla presenza di esperti e politici, si svolgeranno tavole rotonde e dibattiti sulla lotta alle mafie e la tutela dell’ambiente. Verranno presentati impegni e proposte per combattere le ecomafie non solo nel sud Italia, ma in tutta la penisola.