Educazione

Agricoltura: pesticidi più sovvenzionati rispetto ai metodi bio

Le superfici coltivate in modo bio ricevono solo il 2,3% dei fondi europei: è quanto emerge dal rapporto “Cambia la Terra”

L’agricoltura biologica dà vita ad un circolo virtuoso che però, a quanto pare, non viene incoraggiato economicamente né a livello europeo né nazionale. È quanto emerge dal rapporto “Cambia la Terra. Così l’agricoltura convenzionale inquina l’economia (oltre che il Pianeta)” presentato alla Festa del BIO al SANA di Bologna sabato scorso, ad opera di Maria Grazia Mammuccini, responsabile del progetto “Cambia la Terra-FederBio”.

Il dislivello tra le percentuali è più che evidente, e non riguarda solo i fondi italiani: infatti, se la superficie coltivata biologicamente in Italia rappresenta il 14,5% del totale, le sovvenzioni che riceve a livello europeo si limitano al 2,3%, arrivando al 2,9% se si contano anche i fondi italiani.

Dunque i fondi europei sostengono per il 97,7% l’agricoltura convenzionale, ossia quella che inquina con diserbanti e pesticidi. A proposito di questi ultimi, vanno ricordati i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che parlano di oltre 26 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi all’anno, con circa 258 mila decessi, nonché lo sterminio di api e insetti impollinatori.

Eppure i sistemi di agricoltura biologica, secondo dati pubblicati dal Rodale Institute, utilizzano il 45% di energia in meno rispetto a quelli tradizionali, nonché producono il 40% di gas serra in meno.

E non è tutto: oltre a rispettare maggiormente l’ambiente, gli agricoltori che coltivano secondo criteri biologici hanno più spese da sostenere, sia per le varie certificazioni e pratiche burocratiche, sia per l’effettivo lavoro in più che c’è da fare per difendere il raccolto dai parassiti senza l’utilizzo di prodotti di sintesi e diserbanti.

Come sottolinea Maria Grazia Mammuccini: “Gli italiani e gli europei in generale pagano per sostenere pratiche agricole che alla fine si ritorcono contro l’ambiente e contro la loro salute, a partire da quella degli agricoltori stessi”.

Articoli collegati

Turismo responsabile: “Pledge to our Keiki”

Tiziana Tuccillo

Maria Rita Parsi: “Diamo strumenti ai giovani. La Scuola al centro”

Redazione

La Scuola al Mare

Tiziana Tuccillo Giuliano Giulianini