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Cristicchi, la Terra all’Uomo: “Abbi cura di me”

Dal monastero di San Magno a Fondi, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, Simone Cristicchi ha dedicato un’interpretazione unplagged di “Abbi cura di me” all’Earth Day 20222.

Il video è stato visto in anteprima dal pubblico dello spettacolo “La Voce della Terra“, la sera del 22 aprile alla Nuvola di Fuksas a Roma.

“Ho scritto “Abbi cura di me” nel 2018 e l’ho intesa come una sorta di dichiarazione di fragilità, basandomi sul concetto della separazione dall’Uno. Da quando veniamo al mondo e usciamo fuori dalla pancia della nostra mamma, ci sentiamo in qualche modo scollegati da una fonte, da un qualcosa che ci faccia sentire davvero interconnessi con il creato; e per tutta la vita ricerchiamo questo senso di completezza. La canzone, dopo che è stata eseguita a Sanremo, ha avuto mille interpretazioni. Ognuno l’ha voluta dedicare a chi voleva; ognuno l’ha interpretata a seconda del proprio bisogno. Alcuni l’hanno dedicata a una persona che non c’è più; altri l’hanno dedicata a Dio, come una sorta di preghiera. Allora, in questa giornata così importante, vorrei che venisse interpretata come un messaggio a tutti noi esseri umani da parte della madre Terra: ‘Abbi cura di me’.”
Simone Cristicchi

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