Il Comando dei Carabinieri Forestali aderisce al Patto Educativo Globale di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità
[…] La perdita di ogni singola specie rappresenta per la natura una ferita profonda, di cui tutti avvertiamo la drammaticità. Una ferita che priva i nostri figli di bellezze straordinarie ricevute in dono dalle precedenti generazioni. Ma soprattutto che priva l’ecosistema di fattori decisivi per la futura sopravvivenza dell’uomo sulla Terra. […]
Ma perché nonostante questo restiamo fermi sui nostri tragici errori? La risposta più paterna e profetica ce la offre Papa Francesco quando, lanciando il Patto Educativo Globale, richiama il mondo intero all’urgenza di ricostruire quell’alleanza educativa che abbiamo perduta nelle nebbie della tecnocrazia. Si comprende allora quanto sia necessario un profondo cambiamento culturale che, partendo dai processi educativi, riporti la famiglia umana a ritrovare le giuste e vitali priorità nel suo rapporto con la Natura.
Esattamente con questo spirito, in occasione della 22ma Giornata Mondiale della Biodiversità, che si è celebrata il 22 maggio, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato il convegno internazionale “Nature in mind. Una nuova cultura della natura per la tutela della Biodiversità. L’educazione formale, non formale e informale di fronte alla complessità del mondo naturale”. […]
Un momento particolarmente significativo è stata l’adesione al Patto Educativo Globale da parte delle Unità Forestali, Ambientali ed Agroalimentari dell’Arma, guidate dal Generale Antonio Pietro Marzo. Una semplice ma suggestiva cerimonia, avvenuta alla presenza del segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, l’arcivescovo Vincenzo Zani, e della sottosegretaria all’Istruzione, la senatrice Barbara Floridia. Un’iniziativa carica di nuove prospettive educative ispirate all’Enciclica Laudato si’ che, a conclusione dell’evento, monsignor Zani ha rappresentato a Papa Francesco in occasione dell’udienza particolare concessa al Comandante generale all’Arma dei Carabinieri e ai rappresentanti di tutte le organizzazioni coinvolte. “Attraverso i nostri talenti — ha affermato il Sommo Pontefice — siamo tutti chiamati a costruire un ‘villaggio globale della cura’, a formare una rete di relazioni umane che respingano ogni forma di discriminazione, violenza e prevaricazione. In questo nostro ‘villaggio’, l’educazione si fa portatrice di fraternità e generatrice di pace fra i popoli, nonché di dialogo tra le religioni… c’è bisogno di una mite e paziente fratellanza tra di noi e con il creato, perché la vita e la storia dimostrano che non possiamo essere noi stessi senza l’altro e senza gli altri, tutto è intimamente connesso.” […]