La Basilica di San Francesco ad Assisi - Foto Achim Ruhnau da Pixabay
Ecologia integrale

La vera santità è l’amore per il Creatore

Il Presidente di Earth Day Italia riflette sulla natura della santità e sulla vocazione alla custodia del creato di San Francesco, sulle pagine dell’Osservatore Romano.

Che cos’è la santità? Il mistero che nasconde ci porta facilmente a credere sia qualcosa di molto lontano dalla nostra vita quotidiana. Qualcosa di riservato a pochissimi eletti: donne e uomini capaci di un eroismo impareggiabile. Tuttavia le storie dei santi ci mostrano una realtà molto diversa […]
La santità dunque non è altro che amore per il Creatore. Un amore grazie al quale è possibile sperimentare quella pienezza di vita di cui parla il Vangelo, che si moltiplica con la vicinanza a Dio fino a renderne il desiderio irrefrenabile e capace di qualunque cosa. Anche di miracoli! […]
In questa luce possiamo apprezzare appieno anche lo spirito di santità del poverello di Assisi, nel quale l’amore per le creature e la custodia del creato hanno trovato certamente l’espressione più alta in tanti secoli di cristianesimo. Virtù che nel ‘79 hanno portato San Giovanni Paolo II Papa a proclamarlo «celeste patrono dei culti ecologici».
Ben distinti dal pur nobile impegno civile per la difesa di un ecosistema gravemente minacciato dall’uomo, i sentimenti francescani di amore e custodia del creato discendono direttamente e unicamente dall’amore per Cristo, autore della vita, che attraverso la Sua opera chiama: ogni singola creatura alla pienezza della gioia; ogni donna ed ogni uomo a quella santità nella quale può fluire la felicità piena, nell’infinita bellezza della creazione e nella rassicurante certezza, in essa racchiusa, di essere sempre ricambiati dall’amore di Dio […]
Tornano alla mente alcuni dei più significativi tratti dell’Antico Testamento. La Genesi certamente — «… collocò l’uomo in un giardino perché lo custodisse e lo coltivasse» — ma forse ancor di più Isaia 32, come seppe ricordarci magistralmente il venerabile Tonino Bello nel suo storico discorso di Verona: «La tutela dell’ambiente non è l’ultimo ritrovato delle nostre strategie di consenso, ma un compito primordiale che ci vede alleati dello Spirito Santo affinché la terra passi dal “caos” al “cosmos”, dal disordine della morte alla bellezza della Grazia […]

Articoli collegati

COP28: Ora il mondo ha uno strumento contro la crisi

Pierluigi Sassi

COP28: Braccio di ferro sul testo finale

Pierluigi Sassi

COP28: Le grandi assenti sono le imprese private

Pierluigi Sassi